Terapia Fisica Ultrasuono
Gli ultrasuoni sono utilizzati molto spesso in ambito medico. Essi si avvalgono di vibrazioni sonore a frequenze molto elevate non percettibili all’orecchio umano, e producono due effetti: il primo è un pulsante meccanico (micro-massaggio) mentre il secondo è ed un effetto termico che, sommandosi, facilitano ed esaltano gli scambi cellulari ed intracellulari. Quando gli ultrasuoni penetrano nel corpo, l’effetto delle vibrazioni muove tutte le particelle interne e stimola il riassorbimento del liquido infiammatorio.
Gli ultrasuoni cedono l’energia al tessuto che attraversano producendo calore. Un altro effetto provocato è l’aumento della permeabilità della membrana cellulare che favorisce l’ingresso delle sostanze nutrienti e l’eliminazione delle scorie. Le onde penetrano nel corpo in misura inversamente proporzionale alla frequenza.
Gli ultrasuoni con una frequenza di 3MHZ lavorano in superficie fino ad 1 cm di profondità, mentre se sono a 1MHZ arrivano fino a 3 cm di pronfondità.
L’applicazione sul corpo non è invasiva e nemmeno dolorosa.
L’applicazione sul corpo non è invasiva e nemmeno dolorosa.
Esistono due tecniche di applicazione:
1. Il trattamento a contatto diretto
2. Il trattamento a contatto indiretto, ovvero in acqua.
1. Il trattamento a contatto diretto rappresenta il metodo più utilizzato. Si versa una sostanza grassa sulla zona da trattare e sulla testina dell’apparecchio, in questo modo si favorisce una migliore trasmissione delle vibrazioni sonore (gel conduttivo), la testina a questo punto a seconda se la zona da trattare sia ben definita o ampia, può procedere in diversi modi erogando ultrasuoni in modo differenti.
2. Il trattamento a contatto indiretto si realizza invece in acqua. La parte da trattare (normalmente mani e piedi) viene immersa in dell’acqua tiepida contenuta in una bacinella. La testina viene tenuta distante dalla cute 1cm circa e l’erogazione in questo caso è in genere di 3 watt/cm2. Questo tipo di applicazione trova indicazione nelle zone irregolari del corpo come: gomiti, malleoli, mani. Pertanto può essere usata in caso di epicondiliti, epitrocleiti, artrosi alle mani e ai piedi, contusioni e distorsioni con edemi a livelli di tali distretti.t
1. Il trattamento a contatto diretto
2. Il trattamento a contatto indiretto, ovvero in acqua.
1. Il trattamento a contatto diretto rappresenta il metodo più utilizzato. Si versa una sostanza grassa sulla zona da trattare e sulla testina dell’apparecchio, in questo modo si favorisce una migliore trasmissione delle vibrazioni sonore (gel conduttivo), la testina a questo punto a seconda se la zona da trattare sia ben definita o ampia, può procedere in diversi modi erogando ultrasuoni in modo differenti.
2. Il trattamento a contatto indiretto si realizza invece in acqua. La parte da trattare (normalmente mani e piedi) viene immersa in dell’acqua tiepida contenuta in una bacinella. La testina viene tenuta distante dalla cute 1cm circa e l’erogazione in questo caso è in genere di 3 watt/cm2. Questo tipo di applicazione trova indicazione nelle zone irregolari del corpo come: gomiti, malleoli, mani. Pertanto può essere usata in caso di epicondiliti, epitrocleiti, artrosi alle mani e ai piedi, contusioni e distorsioni con edemi a livelli di tali distretti.t
Un trattameno con ultrasuoni, in media ha una dfurata che varia da 10 a 15 minuti.
BENEFICI ULTRASUONI
Gli ultrasuoni hanno un effetto:
– antalgico (contro il dolore);
– antiedemigeno, ovvero contro il gonfiore (poiché permettono di muovere il liquido all’interno dei tessuti biologici);
– fibrinolitico (contro le aderenze tessutali e per riallineare le fibre di collagene);
– di biostimolazione cellulare;
– di azione rilassante nei confronti delle strutture muscolari.
Possono essere dunque utilizzati per le patologie, come tendiniti, tendinosi e tenosinoviti, tendinopatie inserzionali, epicondiliti ed epitrocleiti; sindrome da impengement (conflitto sub-acromiale della spalla); forme artrosiche; M. di Dupuytren; cicatrici ad evoluzione cheloidea; edemi; contusioni; distorsioni.
– antalgico (contro il dolore);
– antiedemigeno, ovvero contro il gonfiore (poiché permettono di muovere il liquido all’interno dei tessuti biologici);
– fibrinolitico (contro le aderenze tessutali e per riallineare le fibre di collagene);
– di biostimolazione cellulare;
– di azione rilassante nei confronti delle strutture muscolari.
Possono essere dunque utilizzati per le patologie, come tendiniti, tendinosi e tenosinoviti, tendinopatie inserzionali, epicondiliti ed epitrocleiti; sindrome da impengement (conflitto sub-acromiale della spalla); forme artrosiche; M. di Dupuytren; cicatrici ad evoluzione cheloidea; edemi; contusioni; distorsioni.
CONTROINDICAZIONI
Gli ultrasuoni non possono essere applicati in caso di miocardiopatie; è sconsigliata la loro applicazione in prossimità del midollo osseo (apofisi spinose vertebrali) e in vicinanza di organi sessuali.
Sono inoltre controindicati nelle articolazioni con epifesi fertili, ovvero nei bambini in fase di accrescimento e nei soggetti anziani con marcata componente osteoporotica poiché aggrava i fenomeni di decalcificazione dell’osso.
Altre controindicazioni sono rappresentate da neoplasie e tromboflebiti.
Sono inoltre controindicati nelle articolazioni con epifesi fertili, ovvero nei bambini in fase di accrescimento e nei soggetti anziani con marcata componente osteoporotica poiché aggrava i fenomeni di decalcificazione dell’osso.
Altre controindicazioni sono rappresentate da neoplasie e tromboflebiti.